Il progetto pedagogico applicato alla gestione del micro-nido è costruito su:
UN'IMMAGINE DI BAMBINO ATTIVO, CRITICO, INTELLIGENTE, COMPETENTE E PREDISPOSTO ALLA RELAZIONE SOCIALE SINO DALLA NASCITA.
Le educatrici non concepiscono l’idea di educazione dei bambini come prestazione che risponde al bisogno, ma piuttosto credono che nella relazione educativa i soggetti implicati siano parimenti coinvolti.
“Il sapere si costruisce e non si trasmette”. (prof. Bruner psicologia cognitiva)
I bambini quindi non sono ricettori passivi di sapere bensì co-costruttori attivi di conoscenze insieme all’adulto.
L’obiettivo dell’educatrice diventa così non la promozione dell’apprendimento del bambino, ma la promozione di contesti che rendano possibile l’apprendimento.
Il micro-nido non segue programmi fissi e prestabiliti ma lavora per PROGETTI che si evolvono in itinere acquisendo così flessibilità e disposizione al cambiamento.
I progetti quindi partono dagli interessi dei bambini e seguono i bambini, non i programmi.
Viene quindi attribuito un ruolo previlegiato alla DOCUMENTAZIONE che assume tre funzioni fondamentali:
fornire ai bambini una memoria concreta e visibile di quanto dicono e fanno, punto di partenza per il successivo passo nell’apprendimento;
dotare gli educatori di un metodo di ricerca per il miglioramento e rinnovamento continuo;
offrire ai genitori informazioni dettagliate su quello che succede nella scuola, al fine di sollecitare la loro fiducia ed il loro sostegno. La maggior parte della documentazione è resa visibile tramite pannelli o documentazione a sfoglio. Le educatrici inoltre tengono un diario di sezione aggiornato quotidianamente mentre i bambini dormono.
Ai genitori vengono restituite le foto e i fatti più significativi successi al nido durante la giornata.
In questa ottica assume grande importanza la:
LA COLLABORAZIONE CON LE FAMIGLIE
considerate partecipanti attive del ruolo educativo.
Fondamentali sono quindi le restituzioni giornaliere ai genitori mediante la documentazione, gli incontri serali nei quali le educatrici mostrano attraverso la proiezione di foto il lavoro che stanno svolgendo con i bambini, le serate di lavoro in cui i genitori costruiscono qualcosa per i bambini che verrà presentato loro il giorno seguente sotto forma di “dono”.