Chi siamo

passato, presente e futuro

E’ il 1883: la comunità di Castelletto  Ticino, paese di oltre cinquemila abitanti,  costituisce presso la Cassa della Congregazione di Carità, un primo fondo di lire 1.279,08  per la costituzione dell’asilo. Il fondo ”…..specialmente allo scopo  di tenere desta l’idea dell’istituzione….”  “… il bisogno di un asilo d’infanzia non solo perché si raccogliessero i bambini e vi si custodissero ma anche perché vi acquistassero quelle prime nozioni di scuola, che servissero poi ad alleggerire il lavoro alle Maestre delle prime classi   sovverchiamente ingombre di ragazzi…….”

 

 Nel 1886 Il sig.  Pietro Viganotti, con lascito testamentario lega i suoi beni peritati in lire  10.993,82 per l’erezione di un asilo.

 

Nel 1889 don Giuseppe Negri, arciprete in Novara, di origine Castellettese, lascia con proprio testamento i propri beni peritati in lire 17.949,45 per la costituzione dell’asilo con il vincolo che il direttore fosse il parroco.…. “da quest’epoca in avanti per quasi un decennio l’idea dell’Asilo non fece   alcun passo in avanti verso la sua attuazione finché un gruppo di consiglieri, nella seduta del consiglio comunale del 21 settembre 1899, propose che per iniziativa consigliare fosse nominata una commissione che cercasse modo, forte dell’appoggio morale che il Consiglio dava, e delle persone che la componevano di raccogliere una somma con la quale si potesse aprire l’asilo…..”

 

 La commissione consigliare nel finire del 1899 dopo alcune riunioni preparatorie, con il concorso  di numerosissimi aderenti,   stabilisce  di aprire una sottoscrizione che raggiunge 370 azioni di 5 lire adauna  per tre anni e 129 azioni pure di 5 lire per dieci anni.

 

La commissione consigliare era composta da  un gruppo di diciassette consiglieri e da un consiglio di amministrazione  così composto: Teodoro Porinelli, notaio: presidente, Serafino Belfanti docente universitario fondatore dell’Istituto Sieroterapico Milanese a Lui intitolato dopo la Sua morte: vice presidente, Mario Silvestri farmacista: segretario,  Giovanni Coscia farmacista: cassiere.

Nel settembre del 1900 si dà inizio alla costruzione del nuovo edificio al disopra della frazione alla Croce di Pietra come località adatta per salubrità e per comodità di accesso su progetto gratuito dell’ing. Giuseppe Velati Bellini.   

 

 Nella primavera dell’anno 1902 la costruzione con la strada di accesso è terminata.

 

Nel luglio dello stesso anno il sig. Giovanni Barberis  di Torino, nativo di Castelletto Ticino,  con  testamento pubblico legava a favore dell’asilo la somma di lire 4.000. … E’ oramai giunto il momento perché l’opera che rappresenta la risultante delle forze e della volontà  di Castelletto Ticino   abbia la sanzione  dell’autorità superiore  e venga costituita in Ente Morale….  

Si dà quindi avvio alla procedura per il riconoscimento in ENTE MORALE che si conclude con DECRETO REALE  in data 2 luglio 1903  firmato dal RE VITTORIO EMANUELE III  e dal Presidente  del Consiglio  ZANARDELLI .

 

L’attività dell’asilo ha inizio nel 1902 con la presenza di maestre giardiniere laiche.

Il 17 agosto 1903 il consiglio di amministrazione provvisorio è sostituito dal consiglio strutturato come definito dallo statuto approvato con decreto reale: così articolato: membri nati il parroco pro tempore e il coadiutore titolare, tre membri eletti dall’assemblea dei soci: Giovanni Coscia farmacista, Giuseppe Lorenzini, prof. Serafino Belfanti, due membri eletti nel seno del consiglio comunale dott. Teodoro Porinelli, Pietro Barberis.

 

Nel 1906 “La piccola casa della Divina Provvidenza di Torino acconsentì che le sue “Figlie” potessero prestare servizio nell’asilo.

L’asilo seguì, con varie modifiche allo statuto, le vicende storiche assumendo le caratteristiche di una IPAB (Istituzione Pubblica  Assistenza e Beneficienza) sino alla trasformazione in una istituzione pubblica di diritto privato con decreto Regione Piemonte  in data 4.7.1994, che recepiva il nuovo statuto assumendo la denominazione di “Istituzione Negri Viganotti Barberis”

Le Suore del Cottolengo offrirono la loro opera fino a luglio 2008.Da tale data nella scuola il personale è laico ma opera nello spirito voluto dal fondatore.

 

Nell’anno scolastico 2001/02 con decreto del Ministero della Pubblica Istruzione la scuola dell’infanzia ottiene il riconoscimento di scuola paritaria, assumendo nel 2014 la denominazione “IL TRENINO”

La scuola dell’infanzia “ IL TRENINO” è paritaria, autonoma, di ispirazione cristiana, federata alla FISM (Federazione Italiana Scuole Materne).

Nel 2008 l’Istituzione, con il contributo regionale e dell’impresa SORIM (F.lli FAVA) apre la sezione micro nido  con la possibilità di accogliere  quindici bambini divezzi.

 

Il Presidente dell’ Istituzione Negri Viganotti Barberis è l’attuale parroco Don Fabrizio Corno.

Oggi la scuola dell’infanzia “IL TRENINO”  gestita dall’Istituzione “Negri Viganotti Barberis”, per chi la osserva dal basso della strada  verso l’alto si presenta arroccata sul cucuzzolo di un promontorio, al centro di Castelletto Sopra Ticino, e questa posizione ricorda, con un po’ di fantasia, i castelli, che con la loro posizione strategica erano a difesa e protezione della popolazione.

E infatti all’interno di questa scuola si custodisce il bambino inteso come bambino competente che costruisce se stesso e cresce nell’identità, nell’autonomia, nell’apprendimento e nello sviluppo delle abilità attraverso la modalità del gioco.

Il gioco rappresenta qualcosa di estremamente vasto e complesso. E’ la forma privilegiata di rapporto con il mondo circostante.

 

Dal gioco trae spunti per le sue attività al fine di organizzare e raffinare le proprie strategie sia a scopo conoscitivo che socio-affettivo.

Il gioco è la chiave interpretativa per tutto ciò che lo circonda,e come tale rappresenta uno strumento di conoscenza.

 

Essere scuola significa applicare le indicazioni ministeriali per il curricolo didattico;paritaria significa che ha gli  stessi diritti delle scuole statali e che fa parte del sistema scolastico nazionale; autonoma perchè è facoltà del gestore adeguare alcune normative statali alla realtà della scuola in piena autonomia;  di ispirazione cristiana significa che è ispirata ai principi evangelici ed applica i diritti della Costituzione.

 

Questa grande scuola –  castello viene guardata con attenzione dalle famiglie che riercano un luogo sicuro e protetto per i loro piccoli, dove persone competenti possano condividere e affiancarle nell’inpegno educativo.

 

Famiglie composte da genitori che devono affrontare criticità quotidiane: mancanza di tempo,vita frenetica, sovraccarico di lavoro femminile, ma nelle stesso tempo madri e padri attenti, consapevoli, informati, desiderosi di essere presenti, di essere autorevoli, e dediti alla ricerca del meglio per i propri figli.

 

Ai genitori vengono richieste nuove competenze quali sapersi decentrare da sè, essere empatico ed emozionalmente competente, essere un buon comunicatore, saper ascoltare, saper gestire i conflitti familiari, saper coniugare la cura, l’ascolto, l’affettività con la separazione , il distacco, la spinta verso l’autonomia dei figli, soprattutto, con l’esercizio coerente delle funzioni di contenimento, dare regole e farle rispettare.

 

La scuola offre una pedagogia cristianamente ispirata, dove l’accoglienza rispetta ogni storia personale e comunitaria;

un progetto educativo che ha finalità di aiutare i bambini a crescere come soggetti liberi,responsabili,partecipi alla vita sociale.

 

Un piano dell’offerta formativa, ispirata alle indicazioni ministeriali, che opera per far acquisire al bambino competenze comunicative,espressive,logiche,operative.

Laboratori finalizzati di musica,inglese ed attività motoria.

Attività didattiche che portano il bambino ad arricchire e sviluppare la propria personalità.

 

Uscite didattiche con le insegnati e uscite con finalità di socializzazione tra le famiglie, Recite di Natale;Carnevale e di fine anno presso l’Oratorio San Carlo di Castelletto.

 

Molto attiva la partecipazione dei genitori in tutte queste rappresentazioni teatrali dove si divertono con i bambini e anche nella preparazione e organizzazione di grigliate e mercatini di natale per acquistrare materiale per la scuola.

All’interno della scuola c’è una grande cucina che giornalmente prepara i pasti per gli alunni dell’infanzia  i bambini del micronido.

 

Il pasto a scuola,così come a casa, rappresenta un momento molto importante di educazione alimentare e di socializzazione. La promozione di una corretta alimentazione fin dai primi anni di vita è fondamentale per permettere ai bambini di imparare a mangiare in modo sano ed equilibrato.

Educare al gusto sin da piccoli equilibrando la visione scientifica e razionale dell’alimentazione con quella emotiva e sensoriale, porta progressivamente il bambino a consuetudini alimentari sane, gustose,e corrette per il benessere fisico,associate a momenti di gioia ,piacere e gratificazione.

 

Il nostro menù,preparato dalla nostra nutrizionista e approvato dall’Asl,si articola di quattro settimane a rotazione continua.  E’ ispirato al modello mediterraneo,in cui sono privilegiati i cereali, a scelta tra pasta,riso polenta e altri a volte meno conosciuti come,orzo farro,legumi come piselli,lenticchie ceci e fagioli e la verdura di stagione che vede nel periodo primaverile la fioritura di zucchine pomodori e fagiolini nell’orto dell’asilo, che viene curato con tanto amore dai bambini del nido e dell’infanzia.

 

La scelta degli alimenti da destinare ai bambini pone l’esigenza di considerare non solo le quallità organolettiche e nutrizionali delle materie prime,ma anche i processi produttivi che stanno a monte del prodotto. Ecco perchè noi abbiamo selezionato e scelto solo fornitori di fiducia che riconoscono il ruolo e l’importanza della qualità delle materie prime nell’alimentazione dei bambini.

Questo è il nostro “asilo” che difende il bene più prezioso che Dio ha dato al suo popolo: il bambino ” germe vitale” di future generazioni, e noi con una storia così lunga non possiamo che  ringraziare i bambini di ieri che hanno passato i primi anni della loro vita in questa grande casa, quelli di oggi che con gioia ogni mattina entrano e animano la scuola e a tutti quelli che verranno.

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